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Certamente la settimana più calda della stagione del Lecce sta volgendo al termine, con essa i giallorossi salutano mister D'Aversa dopo i fatti che hanno seguito il triplice fischio di Lecce-Verona domenica pomeriggio.

Giro di boa - Già alle prime ore di martedì la compagine salentina ha una nuova guida tecnica, si tratta di mister Luca Gotti, classe 67', Rovigotto di nascita e con un interessante curriculum alle spalle. Il mister è stato a lungo spalla di grandi maestri del pallone come Roberto Donadoni e Maurizio Sarri, inoltre nel suo palmares vanta una competizione europea come l'Europa League proprio al fianco del tecnico toscano ai tempi del Chelsea nel 2019.

Chi è Luca Gotti? - L'arrivo in Salento appare turbolento e forse anche impronosticabile fino a qualche settimana fa, Gotti infatti era ancora sotto contratto con lo Spezia (ultima esperienza del mister che risale alla passata stagione) che lo teneva legato al club ligure fino a Giugno. L'esperienza che lo lancia nel grande calcio in qualità di primo allenatore però risale al triennio 2019-2021 sulla panchina dell'Udinese. Arrivato in Friuli come vice Tudor, prende la guida della squadra proprio grazie all'esonero di quest'ultimo, ciò li garantirà il profilo di momentaneo traghettatore dei bianconeri sino a fine stagione. Gotti si rivelerà molto più di un semplice traghettatore ritagliandosi un ruolo di pieno protagonista tra le fila dei bianconeri, parte di ciò anche grazie alle sue ideologie tattiche che rivoluzionarono le due stagioni e mezzo sotto la sua guida. 

Il gioco - Grande estimatore del 3-5-2 anche se spesso utilizza alternative vicine al 3-4-3 o al 3-5-1-1. Non è nuovo a prediligere una veloce costruzione dal basso da parte dei centrali di difesa a cui però richiede anche ottima visione di gioco per innescare tramite passaggio lungo gli inserimenti offensivi degli attaccanti. Attualmente non abbiamo avuto informazioni legate all'utilizzo tattico dei nostri 11 giallorossi ma immaginando lo schema preferito del mister potremmo lasciarci trasportare dall'immaginazione. Tra i pali l'insostituibile Falcone con dinanzi certamente il duo Baschirotto-Pongracic accompagnati da una possibile scelta tra Gendrey (anche se non adatto da centrale), Touba o Blin. Il quintetto di centrocampo racchiude al suo interno le grandi doti di costruzione di Ramadani e Gonzalez (quest'ultimo subentrato alle gerarchie a seguito del grave infortunio di Kaba). A questo punto si può ipotizzare la scelta di dare spazio al giovane Berisha. L'incognita più grave appartiene al reparto dei laterali. Dopo l'addio di D'Aversa infatti, gli esterni offensivi potrebbero subire un grave calo di minutaggio, ci sarà da capire se da quinti di centrocampo si opterà per la scelta Gendrey-Gallo o Banda-Almqvist (Sansone). Per le punte invece sembra scontata la scelta di affiancare Piccoli al 9 montenegrino che però può risultare non come unica scelta. Si può infatti immaginare anche un duo d'attacco con una seconda punta a supporto della prima (un esempio può essere posizionare la grande esplosività tecnica e la rapidità di Banda alle spalle di un giocatore di sponda come Piccoli).

Tutto questo per ora appartiene appunto alla nostra più pura forma di immaginazione, quindi ciò che ci rimane è augurare buon lavoro al mister per il turbolento finale di stagione che ci attende. Comunque vada l'importante sarà dare tutto.

 

Fonte immagini: gianlucadimarzio.com, Leccenews24

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