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In uno dei momenti più difficili dei dieci anni di gestione Sticchi Damiani, il Lecce si trova a dover affrontare una tragedia devastante che ha colpito profondamente tutto l’ambiente giallorosso. La scomparsa di Graziano Fiorita ha segnato un punto di dolore incancellabile, rendendo ancor più gravoso dover prendere decisioni che mai si sarebbero volute affrontare in un momento simile.

La squadra, messa di fronte a scelte che hanno il sapore dell’umanamente inaccettabile, ha scelto di reagire: il gruppo ha deciso di continuare a lottare con tutte le forze per raggiungere la salvezza, dedicando ogni sforzo proprio alla memoria di Graziano e ai suoi cari. Rinunciare a scendere in campo o farlo con una formazione rimaneggiata, oltre a rappresentare un ulteriore atto di dolore, avrebbe comportato una penalizzazione che avrebbe compromesso l’obiettivo.

LECCE, DECISIONE SOFFERTA CHE LASCIA AMAREZZA

Dietro questa scelta, resta però la profonda amarezza per l’indifferenza di chi domani ospiterà i salentini, una freddezza che stride ancora di più con il dolore vissuto. In un momento in cui sarebbe stato necessario soltanto stringersi attorno ai familiari della povera vittima, il Lecce si ritrova a dover salire nuovamente in sella a una giostra che, in cuor suo, avrebbe voluto solo fermare. 

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