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Partiamo da una premessa. Il titolo è retorico e  provocatorio: vi invitiamo perciò a leggere attentamente, per filo e per segno, tutto l'articolo.


Ieri pomeriggio, allo stadio “Pier Luigi Penzo” di Venezia, i padroni di casa hanno affrontato la Fiorentina in una gara delicatissima che valeva  un'intera stagione.
I ragazzi di mister Di Francesco hanno fatto il colpaccio, mettendo a segno 3 punti vitali in chiave salvezza, chiudendo la 36ª giornata al 17º posto, a +1 su Empoli e Lecce.

Il sentimento dei tifosi giallorossi, in questo momento, non può che essere di sconforto, ma se gran parte della gente ha perso la speranza, c'è ancora chi – come noi – ci crede e ci crederà fino alla fine, perché la speranza è l’ultima a morire.


In città, oggi più che mai, si sente qualcuno che – con tanto sconforto e pessimismo – inizia a prepararsi mentalmente alla Serie B .
Tra tutte la frase che più spesso si sente ripetere è la seguente:

Hanno capito che gli conviene più scendere in Serie B e prendere il paracadute che rimanere in Serie A.

Ed è proprio in momenti come questi che ritorna alla memoria un altro adagio complottista  che circolava qualche anno fa, prima della promozione del Lecce in Serie A:

La società non vuole salire.

Un tormentone tra il sarcastico e il rassegnato, che oggi – in forma aggiornata – sembra riproporsi, con ruoli invertiti e lo stesso scetticismo di fondo.

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